Il culto verso la Vergine del Soccorso ebbe inizio nel 1306 in Palermo, quando a un Padre Maestro Nicola La Bruna, Agostiniano, ammalato di grave malattia nei fianchi chiese aiuto alla Madonna, gli apparve la Vergine Santissima, la quale avvicinatosi al suo letto lo guarì dal suo male incurabile. Appena guarito, il Padre gli chiese chi fosse per concedergli tale grazia, la Madonna gli chiese di predicare il miracolo avuto e che Ella voleva essere chiamata la Madre del Soccorso.
Da allora gli Agostiniani ebbero ad onorare la bella Madre del Signore col nome di Madre del Soccorso, e si impegnarono ovunque essi erigevano un convento ne avrebbero esposto la sacra immagine per proporre il culto verso la SS. Vergine deI Soccorso.
Fu da questo loro impegno, che giunti a San Severo nell’anno 1514 edificandovi il loro piccolo convento, verso l’anno 1564, così come descritto dal Breve Pontificio del 10 settembre 1857, documento conservato nell’Archivio dell’Arciconfraternita, portarono dalla Sicilia la bella statua in legno della Madonna del Soccorso, che è quella che noi oggi veneriamo.
Questa statua di Madonna sedente, in atto di amorevole soccorso, è in legno di melo misto a pero; d’incomparabile fattura bizantina, aveva tra le braccia il Bambinello dello stesso legno, poi sostituito nella seconda metà del 1700 con quello attuale.
Il manto anch’esso ligneo, era un ammasso di oro; la chioma bruna scendeva dolcemente ai lati del viso, per raccogliersi alla nuca; la Madonna nella mano destra reggeva uno scettro di legno; completavano la statua due corone anch’esse lignee.
I Padri Agostiniani ne promossero il culto e grande divenne la devozione tanto che, nel 1580, la B. Vergine preceduta dalla miracolosa Croce, venne portata in processione di penitenza sino al convento di Stignano, per implorare pioggia, dopo una ostinata siccità. Nel 1737 si promosse una processione di penitenza fino alla chiesetta della Madonna dell’Oliveto. Dopo una settimana, una seconda processione arrivò sino al convento di Stignano con la partecipazione di popolo scalzo.
Nell’anno 1761, persistendo la siccità, la statua della B. Vergine venne portata sino al convento di Stignano e la pioggia cadde abbondante; a titolo di ringraziamento, alle rose che custodiva tra le dita, furono poste delle spighe di grano. Nel 1737 vi fu un’altra processione di penitenza sino alla chiesetta della Madonna dell’Oliveto.
Nel 1774 altra processione al convento di Stignano e puntualmente segui la grazia.
Nel 1837 fu l’anno del colera; la Madonna con la statua di S. Rocco venne portata in processione, perché avessero termine lutti e sofferenza.
Nell’anno 1856 unanime esplose il desiderio dell’intera città di magnificare sempre più il culto verso la B. Vergine Soccorso.
L’iniziativa, promossa dal Vescovo e dall’intero capitolo e suffragata dall’intera comunità monastica di S. Benedetto mirava ad intercedere presso S.S. PIO IX perché la SS. Vergine del Soccorso venisse proclamata Patrona della città di San Severo.
Subito la Municipalità di San Severo deliberava, a voti segreti, di inviare una petizione a S.M., per ottenere il reale. Assenso.
Il Papa, tramite la Sacra Congregazione dei Riti, con Bolla del 10 settembre 1857, dichiarò solennemente la Madonna del Soccorso, Patrona della città di San Severo.
Durante la pestilenza del 1865, il simulacro della B.V. Soccorso venne esposto in Cattedrale per tutto il tempo del morbo, come pure S. Rocco nella sua chiesa.
Per una prolungata siccità, nell’aprile 1876, la Madonna venne portata in processione per tutto il giro esterno, con partecipazione del Vescovo, del Capitolo della Cattedrale, di tutto il Clero, delle Confraternite e del popolo indossante sacco e cappuccio; ad ogni porta della città, la processione sostava e recitava rosario e litanie. Ultimata la penitenza , le nubi si sciolsero e l’acqua cadde abbondante per quattro giorni.
Il giorno 8 maggio 1937, avvenne la solenne incoronazione con corone in oro e preziose gemme, del simulacro della Madonna del Soccorso e del Bambinello. L’incoronazione avvenne nella piazza Zappetta, ora piazza Incoronazione, con la presenza delle Statue di San Severo, S. Severino e dei Santi Patroni dei paesi della Diocesi: S. Sabino da Torremaggiore, S. Paolo da S. Paolo Civitate, S. Placido da Poggio Imperiale e S. Primiano da Lesina.
Il giorno venerdì 8 maggio 1987 si svolsero le solenni celebrazioni del 50° dell’Incoronazione della Madonna. La solenne celebrazione eucaristica, tenutasi in Piazza Incoronazione, fu presieduta da S. Em.za Cardinale Giuseppe Caprio con la partecipazione di Mons. Carmelo Cassati, nostro vescovo e di tutto il Clero della città e Diocesi.
Alla solenne celebrazione intervennero le statue dei Santi Patroni dei comuni della Diocesi oltre ai Gonfaloni con le rappresentanze dei Sindaci.
Il giorno lunedì 25 maggio 1987, il Santo Padre Giovanni Paolo II pellegrino in terra di Capitanata, a San Severo ha celebrato la S. Messa alla presenza del Sacro Simulacro di Maria SS. del Soccorso, nella piazza retrostante alla chiesa parrocchiale Madonna della Divina Provvidenza.
La nostra festa in onore di Maria SS. del Soccorso, ha avuto origine nell’anno 1811, mentre nell’anno 1852, per la prima volta alla Madonna si unì la statua di San Severo oltre ad una lunga stola di statue di Santi venerati nelle nostre chiese.
Dall’anno 1858 la festa divenne patronale, a seguito della Bolla del 10 settembre 1857, con la quale, la Madonna del soccorso venne proclamata Patrona di San Severo.